Definizione del Piano di Zona

Il Piano di Zona della Valle d’Aosta è uno strumento di programmazione delle politiche sociali previsto dalla legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Aderiscono all’Accordo di programma per la realizzazione del Piano di Zona i 74 comuni valdostani, le 8 Unités des Communes Valdôtaines, la Fédération des Coopératives Valdôtaines, il Coordinamento solidarietà Valle d’Aosta, l’Azienda Unità sanitaria locale Valle d’Aosta, la Regione autonoma Valle d’Aosta. Il Comune capofila del Piano di Zona è il Comune di Aosta.

 Le finalità generali che il legislatore nazionale ha attribuito al Piano di Zona sono:

  • promuovere e tutelare i diritti di cittadinanza sociale di persone e gruppi, contrastando discriminazioni ed emarginazioni, riducendo le condizioni di svantaggio derivanti da situazioni strutturalmente deprivate, garantendo opportunità;
  • ricercare e sostenere integrazioni tra politiche sociali e politiche economiche, ambientali, del lavoro, dell’istruzione e formazione professionale che hanno importanti ricadute sulle condizioni sociali di singoli e gruppi;
  • realizzare azioni e interventi sulle situazioni di disagio in un quadro di costante e attivo coordinamento tra diversi servizi e diversi operatori, che favorisca scambi di informazioni, reperimento e attivazione di risorse, verifiche incrociate degli esiti;
  • considerare le problematiche che investono singoli individui come disagi presenti in un contesto relazionale e sociale, in cui vanno riconosciute, ricercate e mobilitate risorse di cui sono portatori i soggetti pubblici e privati, introducendo un’impostazione che si distanzia da quella tradizionale, assistenzialistica, ovvero centrata sul “rimediare”, “riparare” a carenze, insufficienze, privazioni individuali;
  • privilegiare le interazioni con i nuclei familiari come ambiti cruciali per la riproduzione sociale e culturale, la crescita dei singoli, il mantenimento della salute, per far fronte a episodi critici (invalidità, fallimenti esistenziali, incidenti, decessi, ….), per sostenere le funzioni di chi ne fa parte e per valorizzarne possibili apporti nel contesto sociale più ampio.